La sostenibilità nelle aziende e la lotta al climate change

Good for the business good for the planet: Come le aziende possono agire e trarre beneficio dalla lotta al climate change è il titolo dell’intervento sulla sostenibilità delle aziende al quale noi di HumanMadeTechnology abbiamo partecipato al FutureShots Festival ’21 di H-Farm.

Cos’è FutureShots Festival ’21?

Questo evento organizzato da H-Farm, e svoltosi l’1-2 ottobre nel nuovo Campus di Roncade di Treviso, è il festival dell’innovazione. Sono stati due giorni di talk, musica, interviste, sport, e-sports, vintage market e ottimo cibo, tutte esperienze svolte in mezzo al verde del Campus. Gli argomenti sono stati molti: dalle tecnologie 3D al mondo del wellness, dall’informazione sui social alla finanza del futuro, dal gaming alla musica, … Abbiamo avuto la possibilità di ascoltare oltre 40 speaker e svolgere diverse esperienze all’interno degli spazi di H-Farm.

Il tema della sostenibilità

In vista della Cop26 e dopo il recente report Ipcc che certifica che il cambiamento climatico è causato dall’uomo e destinato a intensificarsi in tutto il Pianeta bisogna prepararsi all’aumento della probabilità di eventi estremi: diventa sempre più evidente l’importanza del settore privato nel raggiungere la Carbon Neutrality. Agire è una responsabilità collettiva ma anche un’opportunità di business per ogni azienda, a parlarcene sono stati Giorgio Bertolini, Sales Manager di Climate Partner e Giorgio Sacconi, CEO di H-FARM Digital Marketing.

Climate Partner

Climate Partner è un partner aziendale per agire contro il cambiamento climatico. Offrono alle aziende soluzioni per agire e dare il loro contributo vero il pianeta: dall’impatto ambientale del carbonio e dalle strategie di azione per il clima fino ai prodotti a impatto climatico zero con il supporto di progetti internazionali di compensazione delle emissioni.

Azzerare le emissioni è impossibile, lo sappiamo tutti, ma fare la propria parte andando a compensare queste emissioni può cambiare le carte in gioco. “Le azioni che possono fare sono due. La prima è quella di misurare le emissioni di CO2 nella loro catena di produzione o nella loro catena di valore. Una volta fatta un’analisi è possibile cominciare a pensare a un piano di riduzione delle emissioni”, ci spiega Giorgio Sacconi. “Gli strumenti variano in base al tipo di azienda. Una volta pensato a un piano di emissioni, poi si possono decidere anche delle azioni per finanziare con una percentuale dei profitti dei progetti che abbiano un valore sociale, dai finanziamenti per le tecnologie green a programmi di impatto sociale”.

È solo una mossa di marketing?

Molte aziende vengono criticate perché approfittano del concetto della sostenibilità, del green e tutti i temi collegati. “Il tema del marketing c’è ma non è sempre negativo. Un’azienda può essere attratta da questo aspetto e comunque affrontare un piano serio per ridurre il suo impatto”.

Le aziende che vengono in contatto con questa realtà provengono da diversi settori, afferma Giorgio Sacconi, soprattutto dal settore agroalimentare, successivamente dalla moda, servizi finanziari, dal settore bancario e dal mondo dell’edilizia.

Entrambi i presentatori hanno affermato che esistono delle realtà che abusano del termine della sostenibilità e del green, e bisogna stare attenti al modo in cui vengono posti.

Quindi, è venuto naturale chiedere: “la sostenibilità è una markettata?”. Giorgio Bertolini ha risposto chiaramente: “Si!”. È una risposta che fa un po’ riflettere e che a primo impatto rischia di sembrare molto ambigua. Ci ha dato una spiegazione esaustiva, e grazie a questa capiamo quanto invece sia importante che il termine sostenibilità sia una vera e propria markettata.

Cos’è il green marketing

Il marketing verdemarketing sostenibile indica la promozione di prodotti e servizi che rispondono a criteri di sostenibilità, dalla produzione fino appunto alla promozione. Fare marketing sostenibile non significa solo rivedere le tecniche e i messaggi di promozione, ma rivolgere l’attenzione al totale processo produttivo.


La sostenibilità di un prodotto o di un servizio dev’essere valutata a partire dalla scelta delle materie prime, dalla creazione del packaging, fino allo smaltimento dei rifiuti. Quando un cliente predilige un prodotto green, lo fa perché valuta l’impegno dell’azienda nei confronti dell’ambiente sotto tutti gli aspetti.

Però, non esiste ancora una cultura e consapevolezza così approfondita su questi temi. Il ruolo delle aziende, e dei partner come ClimatePartner, quindi, dev’essere anche formativo e educativo, ad esempio promuovendo il riutilizzo del packaging o spiegando come riciclare alcuni prodotti.

Quindi, il fatto che il termine sostenibilità sia utilizzato così frequentemente nella promozione di prodotti e brand non è sbagliato. Anzi, influisce molto sulla scelta dei clienti ad intraprendere assieme ai marchi una strada di cambiamento per il rispetto dell’ambiente.

Ovviamente non stiamo sostenendo che chi ne fa uso illecito, come succede con alcune aziende che a livello pratico non fanno niente di sostenibile ma si dichiarano così ugualmente, sia giusto. Sosteniamo però che l’utilizzo costante della parola sostenibile e tutte le altre associate sia fondamentale in questo periodo storico.

Conclusioni

Le aziende devono fare la loro parte, non si può aspettare che solo le istituzioni si muovano per innescare il cambiamento. Quello che serve è aiutare le aziende a compensare davvero le emissioni, riducendole fino ad arrivare ad essere carbon negative.

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