Mark Zuckerberg vuole costruire il metaverso
Il termine metaverso, inventato da Neal Stephenson nel romanzo cyberpunk del 1992 Snow Crush, si attribuisce a una convergenza di realtà fisica, virtuale e aumentata in uno spazio online condiviso. Il papà di Facebook, Mark Zuckerberg, vuole costruire il metaverso.
Non è l’unico a desiderarlo e a pensarlo, ma Mark Zuckerberg è convinto che il metaverso sia il prossimo passo per la rivoluzione digitale.
Come nel film di Stephenson, il metaverso consiste in un mondo parallelo al nostro, a metà tra realtà virtuale e internet, dove le persone interagiscono tra di loro grazie a degli avatar.
Negli ultimi anni la definizione si è arricchita fino a comprendere caratteristiche chiave, come quelle enunciate da Matthew Ball, commentatore odierno. Il multiverso deve percorrere il mondo reale e virtuale, deve racchiudere un’economia completamente sviluppata e offrire una esperienza operativa completa. Questo ha un doppio significato: il multiverso deve essere sviluppato da qualche azienda, Facebook ad esempio, ma non può essere posseduta da nessuna compagnia. Un esempio è il film Ready Player One del 2011.
Un vecchio investimento
Non a caso nel 2014 il CEO di Facebook ha deciso di acquisire per 2 miliardi di dollari il produttore di device VR Oculus. Questa operazione è nata per poter, in un futuro non molto distante, implementare questa tecnologia in un universo collegato a Facebook dove trovarsi con gli amici (in versione avatar), guardare film, giocare. Dal 2014 il progetto non è cresciuto, ma da una recente intervista, Zuckrberg ha messo in chiaro che questo progetto è il prossimo futuro.
Transizione
La notizia che Mark Zuckerberg vuole costruire il metaverso è spopolata negli ultimi giorni dopo alcune interviste. Ma sembra proprio che Facebook passerà da social media company a metaverse company nell’arco dei prossimi anni.
Mark Zuckerberg l’ha definita come: “Una visione che comprende molte aziende, l’intero settore. È un po’ il successore dell’internet mobile e nessuna azienda, da sola, per quanto grande, potrà costruirlo. Certo, ci saranno player più importanti di altri, ed è evidente che Facebook è in prima fila per esserlo.”
Secondo Zuck sarà accessibile da qualsiasi dispositivo, VR e AR ovviamente, ma anche da PC e smartphone. L’esperienza dovrà essere totale e pervasiva, non dovrà avere confini di accessibilità. La base sarà quella di un videogioco, ma altamente evoluto. Il gaming è parte del suo DNA ma il metaverso potrà includere anche creators e intrattenimento.
Per vedere questo metaverso sicuramente dovremo aspettare ancora un po’. Ma a quanto pare, molti potenti della Silicon Valley hanno deciso di investirci molto. Sarà un’esperienza piena di possibilità, molto diversa dalla semplice condivisione dei contenuti nei social.