MUM il nuovo algoritmo Google

C’è aria di novità in casa Google, si parla di MUM, il nuovo algoritmo mille volte più potente di BERT.

L’articolo del blog di Google ha come titolo: “Una nuova pietra miliare dell’intelligenza artificiale per comprendere le informazioni”. Come avviene ad ogni cambio di algoritmo, anche stavolta tutti coloro che vedono la SERP (Search Engine Results Pages) come un luogo virtuale di lavoro si domandano cosa accadrà al posizionamento dei siti e come dovranno mutare le strategie di digital marketing.

Questa nuova rivoluzione del web si basa sull’Intelligenza Artificiale (AI) e su nuovi passi avanti fatti dalla tecnologia nella comprensione del linguaggio umano.

Come funziona il nuovo algoritmo Google?

MUM è l’acronimo di Multitask Unified Model ed è l’evoluzione dell’algoritmo Bidirectional Encoder Representations from Transformers (BERT).

Questo nuovo algoritmo Google, che sposta le potenzialità dell’intelligenza artificiale a un livello indiscutibilmente superiore rispetto al precedente, è in grado di comprendere query complesse e di restituire risposte formate da elenchi di link a pagine con contenuti di diversa natura, ma sempre inerenti a ciò che l’utente chiede.

Nel blog di Google citato in precedenza fanno un esempio di ricerca molto complessa: “Prendi questo scenario: hai scalato il Monte Adams. Ora vuoi scalare il Monte Fuji il prossimo autunno e vuoi sapere cosa fare diversamente per prepararti.”

Persona che fa un ricerca su Google dal computer

Se la si facesse ora questa ricerca dovremmo dividerla in più ricerche e poi collegarle noi mentalmente. MUM, invece, riuscirà a dare una risposta studiata ed esaustiva, come se stessimo parlando con uno scalatore che ha già scalato quelle due montagne.

In media, secondo i ricercatori Google, un utente per delle ricerche complesse inserisce fino a otto query su Google per trovare una risposta.

Il vicepresidente di Google Search, Pandu Nayak, riassume l’obiettivo del nuovo algoritmo con queste parole: “I motori di ricerca di oggi non sono abbastanza sofisticati per rispondere come farebbe un esperto. Ma con una nuova tecnologia chiamata Multitask Unified Model, o MUM, ci stiamo avvicinando ad aiutarti con questi tipi di esigenze complesse. Quindi, in futuro, avrai bisogno di meno ricerche per fare le cose.” 

Quindi, MUM sarà capace di rispondere alla richiesta dell’escursionista. Gli restituirebbe risposte inerenti all’altitudine, al percorso, alla preparazione fisica e alle attrezzature necessarie per affrontare la scalata del monte Fuji.

Come fa a trovare tutte queste risposte?

MUM e la sua Intelligenza Artificiale è stata addestrata sottoponendogli 75 lingue diverse. In questo modo MUM potrà capire le interazioni tra le parole e il senso delle frasi, anche delle più articolate. È questo “allenamento” multilingue che gli permette di andare a trovare risposte ovunque nel mondo, a prescindere della lingua, in modo da abbattere le barriere linguistiche.

Per questo motivo Pandu Nayak dice che MUM è capace di generare il linguaggio e non solo di comprenderlo. Ma i frutti di questo allenamento non si limitano solo ai testi, perché questa nuova tecnologia Google è in grado di raccogliere informazioni anche da altri tipi di contenuti, ad esempio le immagini o i video.

Quindi fotograferemo una mela, la caricheremo su Google e questo sarà in grado di fornirci tutto ciò che vogliamo. Sei interessato a sapere i valori nutrizionali della mela? MUM te li dirà.

MUM ucciderà al SEO?

A fronte di questo argomento molto discusso tra gli addetti, John Mueller di Google afferma: “Non vedo davvero come questo ridurrebbe la necessità di SEO. Le cose si evolvono sempre. Ricordi la barzelletta SEO sul cambio della lampadina? Niente di tutto questo è necessario da un po’ di tempo, il che è dovuto a sviluppi come questi, eppure le persone hanno ancora abbastanza da fare come SEO”.

Vista la capacità di ricerca tramite testi e contenuti multimediali, molti specialisti SEO si sono sentiti in pericolo. Una ricerca così avanzata metterebbe a rischio molte procedure di ottimizzazione dei contenuti, ma, a detta di Mueller, non ci sarà questo problema.

In conclusione, MUM, il nuovo algoritmo Google, porterà grandissime novità in tema ricerche Google; e anche questa volta la SEO perdurerà e i professionisti dell’ottimizzazione proseguiranno a lavorare adattandosi ai nuovi parametri imposti da Google.

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