Videogiochi e il mondo della Moda

Da un lato la Moda, una parola che descrive una tendenza di solito riferita al vestirsi in un determinato modo ed un settore che va dai capi più economici fino a quelli di lusso più costosi. Dall’altro lato i videogiochi, che fino a qualche anno fa erano solo “una cosa da Nerd” e considerati un passatempo solo per ragazzini. Ma le cose sono cambiate.

Dietro lo schermo dei videogiochi non ci sono solo Nerd o ragazzini, ma un pubblico molto più vasto ed eterogeneo, sempre più ragazze iniziano a giocare e assieme a loro moltissimi adulti sopra i 40 anni. Il settore del gaming solo nel 2020 ha generato un giro d’affari pari a 2 miliardi e 179 milioni di euro solamente in Italia. Nel 2022 è stato stimato che raggiungerà, a livello globale, un valore di circa 200 miliardi di dollari.

Ma la Moda cosa c’entra?

Inaspettatamente da quello che era il settore della Moda di un decennio fa, anche questo ha espanso il suo pubblico ed ha iniziato ad entrare nella mente dei più giovani. Con l’avvento degli “Hypebeast”, ossia un individuo che effettua la scelta di vestiti al solo scopo di impressionare gli altri, questo trend è cresciuto esponenzialmente. Un sentimento talmente forte che spinge anche chi non può permetterselo a mostrarsi agli altri benestante, a costo di prendere la carta di credito della propria madre per acquistare un paio di Nike solo perché le ha indossate qualche rapper famoso.

Un ottimo modo per influenzare anche i più giovani e tutte quelle persone “distratte” dagli schermi che mettono magari da parte lo stile e la moda quando escono dal loro mondo dei videogiochi, è entrare direttamente nel loro mondo. Sfruttando soprattutto la crescita del mercato del gaming in questi anni. Quindi, marchi di altissima fama, di lusso e qualità sono subentrati nei videogiochi e nelle console nelle case di tutti quelli che la possiedono. Come? Adesso vedremo alcuni esempi.

Ecco alcuni esempi di Moda e Videogiochi

Due delle più famose collaborazioni sono quelle di Animal Crossing e di Fortnite con noti marchi. Dentro Animal Crossing, un gioco dove si ha un proprio avatar inserito in un mondo fantastico, puoi personalizzare il tuo personaggio con skin griffate Narc Jacobs, Valentino o Anna Sui, tramite dei soldi virtuali dentro al gioco. Fortnite, un gioco animato sparatutto, invece ha portato dentro di sé moltissimi brand ed eventi collegati. Nike e Balenciaga i più famosi. Oppure l’evento che durante il lockdown ha visto Travis Scott, noto rapper americano, esibirsi virtualmente con una sua gigantografia virtuale dentro al gioco.

La chiusura causata dai lockdown durante la pandemia ha dato un forte slancio a queste novità. L’interesse dei brand verso il mondo virtuale è cresciuto tantissimo, gli eventi di sfilate digitali sono diventati l’ordinario. Queste innovazioni offrono tantissime opportunità di sperimentazione. Sono due mercati molto malleabili, in continuo cambiamento ed evoluzione e stanno nascendo straordinari accordi di merchandising e co-branding.

xbox e Gucci
Fonte: https://www.gucci.com/it/it/st/capsule/xbox-gucci?utm_source=B_IT_M_SLP__I&utm_medium=email&utm_campaign=21-11-13_360_GucciXBOX21&gci=RU0yODAyMTI2Njk=&email_hash=87267aa6aeec6f653bfd67718a977c989e23b6f0873963a3739a5329cbb51e1e&utm_content=cta&siteid=Email

Una delle ultime collaborazioni che hanno fatto scalpore è stata la collaborazione tra Microsoft Xbox e Gucci: 100 console in edizione limitata “Good Game” a soli 7000 euro l’una. Una follia per molti, ma queste console così speciali e uniche vengono vendute in men che non si dica. Attualmente pure una semplice Playstation 5 è difficilmente reperibile a causa dell’elevata ed istantanea richiesta. E non è dovuto al fatto perché ci sono più ragazzini vogliosi di giocare, ma il gaming è diventato una moda, possedere anche solo la console senza utilizzarla per qualcuno è fondamentale.

In futuro?

Questo andamento di “gamification” che i mondi della moda con i videogiochi ha intrapreso è un’opportunità per molte imprese all’avanguardia per farsi conoscere in altri mercati. Facendo pubblicità, ingaggiando influencer e gamers riescono in poco tempo a conquistare la fetta di mercato composta dai nativi digitali. Se pensiamo al solo potenziale ancora da sfruttare di queste collaborazioni tra mondo della moda e gaming, non possiamo neanche immaginare di quello che succederà quando il Metaverso di Mark Zuckerberg sarà completamente inserito nelle nostre vite.

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